Second Heartbeat

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  1. oxÿgen½
     
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    01. Seize the Day.


    Tallulah non poteva credere di aver avuto davanti a lei, seduto su uno sgabello dietro al bancone, per tutta la sera nel suo bar Jimmy Sullivan. Proprio non si capacitava dell'idea che lui le avesse chiesto gentilmente di chiacchierare un po' con lui tra un'ordina e l'altro. Se ne stava lì, a guardarla con i suoi occhi azzurri come il mare, facendo scorrere lo sguardo lungo tutta la sua figura minuta ma con le curve al punto giusto da far impazzire chiunque; persino lui. Dopo essersi reso conto che era arrivato il momento di chiusura si allungò a prendere un tovagliolo appena Tall si voltò per servire l'ultimo cliente, scrivendoci sopra con un pennarello indelebile nero. Appena lei si voltò non lo trovò più, sembrò tutto un sogno, ma quando abbassò lo sguardo sul bancone trovò dei soldi e un fazzoletto stropicciato con su scritto un numero di telefono. "Grazie per la compagnia, Tallulah."
    Lei sorrise e si guardò intorno mentre si infilava il fazzoletto in tasca andando a pulire i tavoli. Non sapeva però che Jimmy era ancora lì, nascosto all'entrata che sorseggiava l'ultima birra che lei le aveva dato, sicuro che prima o poi l'avrebbe rivista.


    02. Warmness on the Soul.

    Jimmy si aspettava di tutto, fuorché incontrare la sua anima gemella. Lei era così simile a lui, poteva dire qualsiasi cazzata gli venisse in mente senza vergognarsi perché lei non lo avrebbe mai fatto sentire a disagio. Con Tallulah poteva parlare di tutto: motori, sport, musica, problemi; lei lo capiva nonostante si conoscessero da poco. Tall era una gran chiacchierona, lo doveva ammettere, la sua voce raggiungeva le sue orecchie con dolcezza e allegria perché lei era la ragazza più allegra e spensierata del mondo. Aveva progetti, sogni, e da quando era entrata nella sua vita non faceva altro che trascinarlo da una parte all'altra con una risata gioiosa perché sapeva che Jimmy non stava bene in quel periodo.
    «Jimbo, vieni qui!» lo chiamò dalla cucina, passava più tempo a casa del Rev che nel suo appartamentino. Non che a lui dispiacesse, anzi. Si asciugò il viso mettendo al suo posto il gel da barba e la lametta, scendendo senza maglietta al piano di sotto. Tall era lì, più sorridente del solito, con una scatola infiocchettata in mano. «Tieni, è per te!» esclamò lei allungando quella buffa scatola di cartone decorata a mano -da lei sicuramente- con un fiocco enorme rosso come i suoi capelli.
    «Non siamo a Natale, vero? Non è nemmeno il mio compleanno.» le sorrise arrossendo lievemente, all'occhio attento di Tallulah però non sfuggì. Sbuffò alzando un sopracciglio, avvicinandole la scatola ancora di più. «C'è bisogno di qualche festività in particolare per farti un regalo? Avanti, scarta!» la fissò intimorito da tale impazienza, prendendo incerto ciò che lei le stava dando. Sciolse il fiocco con cura cominciando ad essere curioso, alzando finalmente il coperchio. Lì dentro c'era una soltanto un disegno che ritraeva un cuore, uno di quelli che di solito i bambini disegnano, e Jimmy non capii. Tallulah arrossì, prendendogli una mano portandosela fino al cuore guardandolo dritto negli occhi. «I give my heart, 'cause nothing can compare in this world to you.»


    Edited by hëartbëat¿ - 17/1/2013, 14:14
     
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